venerdì 5 marzo 2010

Showdown

Se questa fosse stata una mano di poker, avremmo potuto definirla una grande mano.

Soprattutto inaspettata. Jacob aveva passato la mano e Dogen sembrava avere carte molto forti. Dogen, contro ogni possibilità, non si aspettava la chiamata del giocatore (F)Locke. Azzardo, rilancio e bluff.

(F)Locke aveva carte in apparenza più deboli ma ...

... showdown, Nemesi ha messo giù le carte ed ha vinto la mano.

Un bad beat. Un brutto colpo.

Però questa mano l'avevo già vista giocare ...

Nell'episodio "The Brig".
Locke forzando i sentimenti di Sawyer, riesce a far uccidere, da quest'ultimo, Antony Cooper. Locke non poteva farlo.

Flocke forzando i sentimenti di Sayid, riesce a far uccidere, da quest'ultimo, Dogen. Flocke non poteva farlo.

E così Locke e (F)Locke fanno eseguire ad altri un compito che essi stessi non possono portare a termine. Aspettano soltanto che tutto si sia compiuto.

Locke tornerà al campo degli Others e da quel momento inizierà il suo cammino per diventarne il nuovo leader.
Flocke entrerà nel Tempio degli Others e da quel momento inizierà il suo cammino di nuovo leader.

Ancora una volta "lost cita lost" oppure c'è qualcosa di più? Coincidenza che i due Locke in momenti decisivi utilizzino gli stessi schemi tattici?

Per Sawyer, nell'episodio "The Brig", avevamo provato pietà. L'incontro con la sua nemesi non poteva che rivelarsi fatale.
Ma Dogen non è la nemesi di Sayid. La toga bianca del candidato Sayid è ormai più nera della pece. Non vi è più ombra di candore in Sayid.

L'oscurità è ormai calata. Sayid per riavere indietro la sua amata si macchia di una colpa ... quella stessa colpa per la quale riteneva di non poterla meritare. Sempre che ... dell'amata Nadia si tratti. Come è stato fatto notare (cfr. forum Lostpedia) le donne, amate da Sayid e morte tra le sue braccia, sono due: Shannon e Nadia. Una chiara e l'altra bruna. Bianco e nero.

Ed è interessante, infine, aver rivisto insieme - nel finale dell'episodio - uno speciale terzetto.
Un uomo arrabbiato, una donna che crea "danno", un uomo vulnerabile.
Li avevamo già incontrati. Con loro c'era una madre alla disperata ricerca della creatura che le avevano portato via. Nella prima versione la donna si chiamava Danielle, nella seconda si chiama Claire.
La prima volta che li abbiamo incontrati si accompagnavano anche ad un tale di nome Bakunin. Disse che non erano sulla lista di Jacob.

E difatti ... non stanno con Jacob. E (F)Locke ha sostituito Locke. Ma è sempre arrabbiato. E, come la persona di cui ha assunto le sembianze, non sembra gradire la presenza di Kate.
Perchè Kate è colei che potremmo definire una mina vagante.
Non è bianco e non è nero. Perchè Kate è "born to run". Un cavallo selvaggio al quale è difficile se non impossibile mettere le briglia. E senza briglia è estremamente difficile esercitarne il controllo ...

7 commenti:

  1. Be io direi che non è proprio casuale, e se locke, con la sua fede cieca nell isola, la sua convinzione di essere speciale, non fosse destinato in qualke modo a diventare Floke?

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  2. I personaggi di Lost assomigliano sempre più a pedine nelle mani di giocatori che si sfidano sull’eccezionale e misterioso terreno di gioco dell’isola (Jacob però agisce anche al di fuori di essa).
    Questo dato sembra essere sempre più confermato, oltre che dalle competenti analisi di questo blog, anche dalla piega presa dalla per me non entusiasmante 6x06 (anche perché – grazie a Virginia – non nuova nello schema d’azione), che si rivela però di sicuro puntata bella e dannata.

    Un aspetto al quale tengo e che mi risulta ancora molto oscuro è l’essenza che questi schemi, ben analizzati da Virginia e da tutti voi, hanno (in altre parole, la loro tenuta).
    Sarei curioso di approfondire il rapporto tra il mondo on-island (apparentemente ricorsivo e legato a schemi eternamente uguali, questione forse in ballo nella “epica” discussione tra Jacob e il suo antagonista) e il mondo off-island (molto più aperto alle combinazioni?).
    Ma anche il mondo parallelo off-island sempre più tende a riavvicinare personaggi e ruoli (Keamy docet).
    Mi potete aiutare, tenendo conto appunto delle tante simmetrie e specularità di Lost, dando prima o poi un vostro parere anche su tale rapporto on-off? Grazie.

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  3. Sino all'episodio "LA X", per quanto mi riguarda, il rapporto tra on e off island potrebbe essere paragonato a due situazioni tipiche del gioco del baseball ("tema" che in Lost ricorre in alcuni momenti "cruciali": la palla da baseball di Dogen e quella contenuta nella time-capsule di Kate, i Red Sox per Jack, un guantone da baseball tra gli oggetti che Richard porta con sé quando si presenta da Locke bambino).

    On (base) island: sei dentro, sei salvo.
    Off (base) island: sei fuori, non sei salvo.

    I personaggi che hanno vissuto sia l'on che l'off sono 6. I famosi Oceanic 6.

    Analizzando le loro vite pre e post isola, non si riscontrano sostanziali differenze.
    Certo si son modificate determinate condizioni ma il leitmotiv della loro esistenza non è mutato.

    Jack, pre-isola, era un infelice. Sospettoso e ossessionato. Incapace di vivere serenamente un qualsiasi rapporto.
    Jack, post-isola, è un infelice. Sospettoso e ossessionato. Incapace di vivere serenamente un qualsiasi rapporto. Nel post-isola beve per affogare le sue ossessioni.

    Kate, pre-isola, mentiva per poter essere felice. Mentiva al marito per poter accarezzare un sogno di normalità familiare.
    Kate, post-isola, deve mentire per poter essere felice. Mente al mondo. Il suo essere "madre" felice è basato sulla menzogna.

    Hurley, pre-isola, viveva presso il Santa Rosa Institute. Viveva di sensi di colpa. Vedeva Dave.
    Hurley, post-isola, vive presso il Santa Rosa Institute. Vive di sensi di colpa. Nel post-isola vede Charlie.

    Sun, pre-isola, pur essendo sposata si sentiva sola. Solitudine mentale.
    Sun, post-isola, è ancora sola. La solutidine è mentale ed anche fisica.

    Sayid, pre-isola, era alla mercè di un padrone e il suo era uno sporco lavoro.
    Sayid, post-isola, è alla mercè di un nuovo padrone e il suo continua ad essere uno sporco lavoro.

    Aaron, pre-isola, doveva essere affidato ad altre persone. Non doveva vivere con sua madre.
    Aaron, post-isola, vive con un'altra persona e non vive con sua madre.

    Prendiamo, al contrario, coloro che sono rimasti sull'isola. Erano "stati lasciati indietro". Avevano visto sfumare, all'orizzonte, la loro possibilità di ritornare al mondo "normale". Ed invece sull'isola hanno trovato, pur catapultati in un'altra epoca, la normalità e per alcuni di loro una felicità mai assaporata prima.

    Per Sawyer e Juliet quei tre anni sull'isola sono stati i più belli della loro esistenza.
    Jin, pur dovendo rinunciare alla presenza di moglie e figlia, è un uomo finalmente libero. Non è più il galoppino di un suocero padrone. E' apprezzato per quello che è e non deve più vergognarsi di essere figlio di un pescatore.

    Volendo tirare delle somme: on island vince, off island perde.

    Questo sino a "LA X". Qui la faccenda si fa nebulosa.

    ... continua

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  4. ... segue

    Jack appare più rilassato o almeno non ossessionato dalla sindrome del "sistemare ogni cosa" ma ... il rapporto conflittuale avuto col padre è pur sempre presente e mostra, nel rapporto col figlio, una sorta di difficoltà. Il rapporto non è stato sereno ... ma sembra che si stia risanando.

    Jin e Sun, al momento (poichè non abbiamo ancora avuto di vedere altro), sembrano gli stessi Jin e Sun pre-isola.

    Locke è paralizzato e in parte arrabbiato. Sembra però essersi adeguato alla sua condizione.

    Kate è Kate. Sempre in fuga e sempre intenta a fare e disfare ...

    Sawyer è un foglio bianco. Attendo paziente di vedere cosa riservi, per il vecchio con-man, questa realtà. Anche se ... il vecchio Sawyer, sentendo Hurley spiattellare la sua condizione di multimilionario, avrebbe ordito all'istante un piano per truffare "Chicken Little". Invece ... lo mette in guardia.

    Sayid sembra sempre portare il peso della colpa di una vita "sbagliata". E' presente quella voglia di espiazione ma ... la natura del killer è sempre dietro l'angolo.

    La vera incognita è Hurley. Felice, contento e soprattutto appagato dal fatto di poter affermare di essere l'uomo più fortunato che vi sia sulla terra.
    Questo non è l'Hurley pre-isola!

    L'unico elemento, per quanto abbiamo visto, particolarmente rilevante riguarda Aaron.
    Claire è entrata in travaglio ma, pur essendo arrivata a 36 settimane di gestazione (quindi non vi sono pericoli nel far nascere il bambino), le viene somministrato un medicinale per bloccare il procedere del travaglio stesso! A tali settimane di gravidanza nessun medico, in assenza di problemi specifici, si sognerebbe mai di bloccare il travaglio e soprattutto non si sognerebbe mai di chiedere alla partoriente "E' pronta? altrimenti rimandiamo".
    Il bambino non deve ancora nascere. Aaron deve nascere, in entrambe le realtà, in una identica data?

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  5. Innanzitutto grazie per la tempestiva ed esauriente risposta.

    A questo punto sarebbe interessante verificare:
    a) se la persona che – a sentire Jacob - deve arrivare sull’isola sia proprio Aaron* (ma forse è più plausibile Desmond)
    b) quali sono esattamente i personaggi che nelle puntate first season aprono, a mo’ di Jack, gli occhi quasi avessero ricevuto di nuovo un soffio vitale (come, ad opera di Jacob, fa lo stesso Locke una volta precipitato dalla corsia d’ospedale).

    L’ipotesi finale di Virginia mi fa pensare, più in generale, all’idea che serva un “trait d’union” per ridonare coerenza a diversi e possibili piani temporali (plausibile e stuzzicante ipotesi). Ma quale personaggio o evento risulterebbe a tal fine il più decisivo?
    Del resto, già Mrs. Hawking (spero di averlo scritto correttamente) ci aveva preannunciato nella sua passeggiata (stile Matrix) in compagnia di Desmond per le vie londinesi (quasi a preannunciare le possibili realtà parallele della sesta stagione) che il destino di tutti tende verso un fatale esito (inerzia, entropia, destino, come chiamarlo?), che proprio Desmond è “vocato” in qualche modo a spezzare** per la salvezza di tutti.

    *Aronne nel Vecchio Testamento è il primo gran sacerdote ebreo e, secondo la tradizione, il fondatore del clero ebraico. Secondo il libro dell'Esodo, Aronne fu il fratello maggiore di Mosè (Mosè è un patriarca ebraico nato... in Egitto!). È nominato come profeta anche nel Corano, nel quale viene chiamato Harun. Assieme a Mosè, Aronne condusse fuori dall'Egitto gli ebrei; fu il prescelto per l'ufficio sacerdotale, che divenne ereditario per la sua famiglia. Fu Aronne a portare gli ebrei al vitello d'oro, incorrendo così nell'ira del Signore, dal quale fu poi perdonato solo per intercessione di Mosè. Per i loro dubbi Mosè e Aronne non poterono entrare nella terra promessa.

    ** Interessante notare che il filosofo scozzese David Hume fu colui che negò la necessità logica del nesso di causalità.

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  6. Virginia :
    E' vero che (F)Locke sembra evere giocato le carte migliori ma... sono stato l'unico ad aver percepito che Jacob conosca anche il futuro e sembra avere la situazione saldamente in mano?

    1 - Quando Ben lo ha pugnalato non ha opposto resistenza, sembrava quasi che se lo aspettasse;

    2 - nel dialogo con Hugo sa già che (F)Locke sta arrivando al tempio e per loro non c'è più possibilità di salvezza. Per cui prevede già le mosse di (F)Locke.

    La vita nella seconda realtà ci presenta sicuramente i nostri con delle vite leggermente cambiate rispetto a quella che conosciamo.
    E se fosse la vera realtà e non quella secondaria? Sono sicuro che quando vedremo la madre del figlio di Jack rimarremo stupiti.

    Popcorn:
    Interessante il tuo commento sull'eventuale arrivo di Aaron, che potrebbe essere il bambino che (F)Locke vede nella foresta e che gli dice "conosci le regole" come se lui fosse quasi il giudice della contesa.

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  7. ciao Glorfindel! Anch'io penso che Jacob sappia già molte cose ed infatti "ha passato la mano".
    Per continuare sulla falsa riga del gioco, ha preferito non rischiare con quelle "carte".
    Il problema è che non si preoccupa di avvertire, dell'imminente pericolo, anche coloro che stanno al Tempio.

    La presa del Tempio (e quindi relative morti) è da considerarsi un "danno collaterale"? La strategia di Jacob è quella di cedere, volontariamente, terreno al nemico?

    E' voluto questo "non difendersi"(far credere quindi a (F)Locke di aver espugnato il Tempio quando in realtà potrebbe trattarsi di una
    scelta tattica di Jacob) oppure è "stato inevitabile" perchè Jack non è ancora pronto?

    @PopCorn: grazie a te!

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