You are a leader, a great man. But this, this makes you lonely, and frightened, and angry.
Questa frase, essenza della natura di Jack, venne pronunciata durante la terza stagione, in quello che ho sempre considerato essere il peggiore degli episodi di Lost: "Stranger in a strange land". Molte volte ho definto insulso questo episodio. Ero convinta del fatto che un simile episodio, incentrato sul significato dei tatuaggi di Jack, non potesse fornire intressanti ed importanti indizi.
Sbagliavo.
Quell'episodio forniva indizi preziosi.
Il primo riguarda la rivelazione di Achara: You are a leader, a great man. But this, this makes you lonely, and frightened, and angry.
Il misterioso personaggio di Achara ha un dono (gift). E' in grado di vedere la reale essenza delle persone. E dopo averle viste, le marchia.
Abbiamo visto come, nei recenti episodi, l'atto di marchiare stia assumendo un significato fondamentale per distinguere le forze oscure da quelle buone.
Il marchio di Jack è il marchio di un great man. Il great man, per antonomasia (in Lost), è Jacob. Jack porta il marchio di Jacob?
Jack è un great man che ha, come Jacob rivela ad Hurley, un ruolo importante.
Ma Jack sembra non rendersene conto ... non comprende o non vuole comprendere?
Jacob, tramite l'aiuto di Hurley, forza Jack.
Portandolo alla Lighthouse, Jacob tenta di far vedere a Jack la sua vera natura.
Jack è il faro, è la luce guida ... ma Jack non vuole vedere, non vuole vedere chi ci sia nello specchio ... è solo, ha paura ed è arrabbiato.
Jacob dice a Hurley che ad alcune persone basta dir loro cosa fare, ad altre (come Jack) bisogna "let them look out at the ocean for a little while"
Jack non è ancora pronto per, usando le parole di Mrs. Hawking, "a leap of faith". Perchè queste persone, per credere, hanno bisogno di vedere, toccare con mano. Come l'apostolo Tommaso.
In due casi abbiamo visto accostare la figura di Jack a quella dell'apostolo Tommaso.
Il primo caso lo si riscontra nell'episodio "316". Ben dice a Jack che l'apostolo Tommaso non è ricordato per il suo coraggio ma per il fatto di aver dubitato. E Ben dice: "We're all convinced sooner or later, Jack"
Il secondo caso riguarda la rivisitazione dell'Ultima Cena. In questa immagine promozionale dell'ultima stagione di Lost, Jack ha il ruolo dell'apostolo Tommaso.
Tommaso deriva da Tōma che in aramaico significa "gemello", cioè doppio.
Verrebbe quindi da chiedersi: Jack è un doppio?
Jack is a great man, Jacob is a great man. Jack è il doppio di Jacob?
Jack e Jacob sono due rappresentazioni della stessa essenza?
Io credo di sì.
E così arriviamo al secondo importante indizio fornito dall'episodio "Stranger in strange land". Isabel, quardando il marchio (tatuaggio) di Jack disse: "He walks amongst us, but he is not one of us".
Cammina con noi, ma non è uno di noi. Al tempo si cercò, vanamente, di capire cosa volesse in realtà dire questa frase.
Cammina con noi ma non appartiene a noi. Perchè?
Perchè Jack Shephard è morto. Jack è diventato altro.
Questa è la mia convinzione. Nonostante sia stato detto che Jack sarebbe dovuto morire nel pilot e poi gli autori cambiarono idea, io credo che Jack sia effettivamente morto e che la famosa scena d'apertura del Pilot mostri il ritorno alla vita di Jack. E che sia stato Jacob a riportarlo in vita. Jack non andrà a sostituire Jacob. Jack è già Jacob.
Spontaneamente o "spintaneamente"?
RispondiEliminaLa lucida e competente analisi di Virginia mi pare convincente e assai circostanziata (complimenti davvero!).
Oltretutto Jack, "the doctor", è colui che deontologicamente (spinto dal suo dover essere, ma anche dal proprio orgoglio e dalla propria rabbia, non dimentichiamolo) più di tutti si batte, pur tra mille contraddizioni, per salvaguardare la vita: come Jacob, il suo tocco può risultare decisivo (ed è già risultato tale, tanto che ricordo essere stato Ben, "motu proprio", a inserirlo nella famigerata Lista di Jacob per farsi operare).
Ci sono poi le tante reminiscenze vetero e neo testamentarie a rendere affascinante la lettura di Virginia (e se pensiamo che Giacobbe aveva un fratello gemello...)
Sempre di più "Lost" si conferma, a mio avviso (ma lo sostiene Aldo Grasso "in primis"), una riscrittura in chiave moderna delle storie di Omero e della Bibbia.
Altre conclusioni mi paiono però (magari non nella sostanza quanto nei dettagli) ancora un po' troppo azzardate (es. la morte di Jack). Il concetto di vita e di morte, dicotomia sempre più centrale quanto labile nella sesta stagione, è stato talmente stravolto dagli sceneggiatori che, sia "on" che "off island", quando qualcuno muore non è più un addio, ma soltanto un arrivederci.
(Inserto curioso su vivo/morto/altro: non è forse dubbioso anche il simil-Locke sulla materialità del bambino biondo, difensore delle regole, in presenza di Saywer?).
Un'ultima considerazione da parte mia: Jacob sembra già aver tracciato (similmente alla trama tessuta all'ombra della statua) tutte le possibili alternative, io credo accettando la propria morte come un necessario punto di non ritorno per dare una svolta alla "partita" (non oppone resistenza nè a Ben, nè al simil-Locke, addirittura esternando il proprio dispiacere al Locke precipitato dalla corsia d'ospedale). Sembra già, con larghissimo anticipo sul suo ancora anonimo rivale, aver predisposto minuziosamente tutte le sue mosse (ricordate il suo glissare sull'arrivo della nave negriera che ha originato la visita dell'uomo nero-vestito?).
Se però deve anche avere la libera e spontanea collaborazione di Jack e di "chissacchialtri", ecco che tutto si complica terribilmente...
Spontaneamente o "spintaneamente"?
Interessantissima la teoria della premorte di Jack.
RispondiEliminaSono convinto che prima della fine della serie arrivera' ancora qualche wtf relativo alla 1x01.
Certo non e' arrivato li' come credevamo quando l'abbiamo visto la prima volta. Le prove?
1) La presenza del bastone di Ben mimetizzato tra le canne, nella primissima scena.
2) La sicurezza di Jack: sapeva esattamente dove stava andando.
Mi sbilancio ancora di piu': il Jack che vediamo all'inizio della 1x01 non e' lo stesso che vediamo alla fine della 1x01.
"It's what they say, is not what it means"- e questa è la risposta di jack che avvalora ancora di più ciò che Virginia ha brillantemente esposto e che mi trova pienamente d'accordo.
RispondiEliminaJack è un uomo confuso, che tenta di ritrovarsi ma che soprattutto ha immensamente paura d'accettare il suo destino e inconsciamente fa qualsiasi cosa pur di allontanarlo da se.
E - "E' ciò che dice, non quello che significa"- ha quasi il sapore del rifiuto di una realtà troppo gravosa; la responsabilità di essere un leader per una posta in gioco così alta (anche se ancora ignota) è troppo grande, meglio identificarsi in un gruppo pur di non sentirsi solo, e nulla vieta che il gruppo in questione siano gli others o chicchessia.
Jack è come un bambino che vuole scrollarsi di dosso questa onerosa zavorra, chiude gli occhi e fa finta di nulla ma il destino, ineluttabile, lo sta lentamente riconducendo alla sua vera essenza; il cerchio si stringe e a breve avremo le nostre risposte.
L'idea mi piace assai, anche perché spiega più di quanto generi aporie.
RispondiEliminaL'unico vero dubbio riguarda il fatto che, diversamente dal suo avversario, Jacob parrebbe non essere consapevole di questa incarnazione, e dunque essere costretto ad apparire a Hugo per portare il Sé-in-Jack sul sentiero dell'autocoscienza. Però questo potrebbe spiegare parzialmente come mai lo skip al momento dell'Incidente riporti i 77ies sull'Isola del 2007 (ormai 2008, direi) appena morto Jacob: sulla scacchiera-Isola possono esserci in ogni epoca solo un re bianco e un re nero. Di più, Jacob, attraverso Jack ma soprattutto attraverso i vari Ben, Ms. Hawking e altri emissari, ha consentito - facendo portare il cadavere di Locke sull'Isola - che il suo avversario potesse incarnarsi per la battaglia finale. Bella bella.
Parli di scacchi, ragioniamoci. Voglio vedere se trovo altri indizi.
RispondiEliminaBianco e nero, ok.
Gli scacchi appaiono molte volte, ho controllato su Lostpedia, perfino il nome del whisky:
http://lostpedia.wikia.com/wiki/Chess
"Non sai quanto vorrei ucciderti" puo' essere una specie di "scacco al re". Ma un re non puo' uccidere un altro re.
Qualcun altro ha commenti in questa direzione?
In realtà gli scacchi sono una metafora del *grande gioco* che si sta disputando sull'Isola, ma fin da subito (scena di Locke e Walt nel pilot) il legame è stato esplicitamente più forte con il backgammon: se cerchi un po', ti renderai conto che le regole sono dannatamente simili a quanto sta avvenendo adesso. Si vince facendo *tornare a casa* le proprie pedine, per dire.
RispondiEliminaBellissima analisi, con l'unico rischio di tutto ciò che è troppo bello: si specchia in se stessa.
RispondiEliminaNel senso: quando ci si lascia prendere la mano si tende ad andare un po' troppo oltre. Di solito, andare oltre porta verso strade sicuramente affascinanti, ma spesso a sè stanti.
Chissà che questa volta non sia invece tutto indovinato!
'Jack vs Locke' è l'antitesi che ha preso forma fin dall'inizio, e che Jack sia la pedina principale di Jacob sembra ormai scontato.
Non dimentichiamo che la pedina di MiB, Locke, è morto. Quindi l'idea di Virginia costituirebbe una significativa simmetria.
Molti, poi, sono gli indizi: fra questi, interessante che fra le origini etimologiche (attraverso il francese) del nome 'Jack' ci sia anche 'Jacob'. (Curioso che in prima istanza 'Jack' venga usato come diminutivo di 'John'!)
Tuttavia, due punti mi dissuadono: non dimentichiamo che i "nostri" sono in fondo sempre solo pedine (Desmond, nella Lamp Post, ammoniva in proposito). Locke non è DIVENTATO MiB, quest'ultimo ha solo sfruttato le sue sembianze. Quindi, che Jack coincida con Jacob, significherebbe MOLTO: non dimentichiamo che sono sempre solo pedine.
E poi, Jacob era ancora "in vita" quando Jack "sarebbe morto" per lo schianto.